Culle di sapere

Don Dante Carraro, un cardiologo di professione che ha scelto il sacerdozio ispirato da Martin Luther King, è il Direttore di Medici con l’Africa CUAMM.

 

Si tratta di un’organizzazione non governativa nata nel 1950 a Padova con il progetto di aiutare le popolazioni meno fortunate e di formare medici e infermieri locali. In 60 anni di storia dell’associazione, oltre 2.000 operatori, tra medici, paramedici e tecnici, hanno prestato servizio specialmente nei paesi dell’Africa sub-Sahariana con un periodo medio di 3 anni per ciascuna persona inviata.

 

Oggi Medici con l’Africa CUAMM opera in 9 Paesi, tra cui la Repubblica Centrafricana.

Qui la situazione sanitaria è grave, basti pensare che il Paese conta una media di soli 5 operatori sanitari ogni 10.000 abitanti, rispetto ai 50 raccomandati dall’OMS.

 

Questo influisce anche sul tasso di mortalità alla nascita del Paese che, infatti, è estremamente elevato anche a causa dei molti parti in casa che avvengono senza assistenza medico-sanitaria.

 

La mancanza di strade adeguate e mezzi per raggiungere l’ospedale, lo scarso approvvigionamento di medicinali e di medicazioni di base nonché una grave mancanza di personale sia a livello numerico sia per competenza, rendono la situazione ancor più critica: secondo l’OMS, si registra solamente un medico ogni 50.000 abitanti e un infermiere ogni 20.000 abitanti.

 

L’obiettivo di CUAMM è quindi quello di rafforzare il sistema sanitario locale tramite la formazione e la distribuzione del personale in modo più capillare sul territorio al fine di permettere l’avvio di un servizio di cure a domicilio.

 

Per farlo, è stata avviata la realizzazione di una scuola per la formazione di nuove ostetriche adiacente all’ospedale di Bossangoa che consentirà di formare circa 30-40 operatori sanitari per ciclo triennale, un numero considerevole se si pensa che ogni operatore può arrivare a portare a termine circa 500 parti l’anno!

 

La scuola sarà parte di un vero e proprio compound formativo e residenziale, pensato non solo per offrire un luogo dove studiare, ma anche dove vivere durante tutto il periodo di formazione. Oltre alle aule teoriche, ai laboratori didattici e alla biblioteca, il progetto prevede spazi dedicati al benessere quotidiano degli studenti: due dormitori separati, un refettorio, servizi igienici e docce, e una lavanderia attrezzata. Non mancano infrastrutture essenziali, come una recinzione perimetrale per garantire sicurezza, un pozzo per l’approvvigionamento idrico e un impianto fotovoltaico con generatore per assicurare energia elettrica anche in condizioni difficili.

 

Bene sosterrà l’allestimento delle aule formative, fornendo materiali e strumentazioni essenziali per dare avvio a questo importante progetto!

 

Per saperne di più, guarda il video del progetto su YouTube a questo link.

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