Dati, AI e personalizzazione: la strategia omnicanale di Bene Assicurazioni all’evento CXO di IKN. 

Alessandra Guazzi, Responsabile BU Canale Diretto Consumer e Responsabile Pricing & Analytics di Bene Assicurazioni racconta la 𝗕𝗲𝗻𝗲 𝗗𝗮𝘁𝗮-𝗗𝗿𝗶𝘃𝗲𝗻 𝗘𝘅𝗽𝗲𝗿𝗶𝗲𝗻𝗰𝗲”. 

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Milano, Giovedì 27 marzo 

In occasione dell’evento CXO, Chief Experience Officer, organizzato da IKN Italy presso il Milano Step FuturAbility District, Alessandra Guazzi , Responsabile BU Canale Diretto Consumer e Responsabile Pricing & Analytics di Bene Assicurazioni, è intervenuta per raccontare l’esperienza della Compagnia nell’adozione di strategie data driven per migliorare l’ingaggio e l’esperienza del cliente. 

Durante il suo intervento Alessandra Guazzi ha illustrato “𝗕𝗲𝗻𝗲 𝗗𝗮𝘁𝗮-𝗗𝗿𝗶𝘃𝗲𝗻 𝗘𝘅𝗽𝗲𝗿𝗶𝗲𝗻𝗰𝗲”, in particolare ha descritto il percorso evolutivo intrapreso da Bene Assicurazioni nel campo dell’intelligenza artificiale e del machine learning, soffermandosi in particolare sull’approccio predittivo applicato ai processi di marketing automation. 

«La forza della nostra strategia – ha spiegato – nasce dalla capacità di raggiungere ogni cliente in target, nel momento giusto, con il messaggio giusto e attraverso il canale per lui più adatto». 

Quest’impostazione che consente alla Compagnia di ottenere importanti risultati di business: 

• Maggiore sostenibilità dei costi, grazie a un uso mirato delle risorse. Infatti, l’interazione umana avviene solo dove effettivamente richiesta o apprezzata; 
• Comunicazione più efficace e personalizzata, calibrata in base alla storia assicurativa del cliente e alle sue interazioni con agenzie e canali digitali; 

• Incremento dei rinnovi di polizza e risultati concreti in attività di upselling e cross-selling, resi possibili da una lettura predittiva dei bisogni. 

L’approccio innovativo di Bene Assicurazioni si estende anche all’ascolto delle esigenze espresse dal canale fisico, con l’obiettivo di migliorare concretamente l’operatività quotidiana degli Agenti Partner. Le soluzioni digitali adottate si basano su logiche di “trial and error”, per rendere l’esperienza dell’intermediario – e così, in seconda battuta, quella del cliente – sempre più fluida, coerente ed efficace.